ABF una alternativa ai Tribunali

da | Mag 15, 2016 | Banche e Risparmio | 23 commenti

Sono passati almeno 114 anni da questa citazione di Lord Acton, John Emerich Edward Dalberg Acton, storico, economista e politico; credo sia arrivato questo momento, gli strumenti ci sono, i professionisti ci sono, le persone sono cambiate e chiedono chiarezza e trasparenza nei rapporti finanziari tra banca e clienti.

Il momento del cambiamento è questo, è ORA.

Oggi infatti parliamo di NOVITA’, di strumenti alternativi ai Tribunali Italiani e di persone alternative che con la loro professionalità slegata dalla logica del profitto puro e semplice e fine solo a se stesso, migliorano questa spinosa relazione economica che inevitabilmente esiste nelle vita di tutti noi cittadini con le nostre banche.
Parliamo di casi di contenzioso bancario risolti fuori dai Tribunali italiani e risolti grazie ad un organismo messo a disposizione dalla stessa Banca d’Italia.

Decisione ABF n. 2600 del 2 aprile 2015 – Collegio Centro – in merito alla Trasparenza-TAEG-Nullità
Decisione ABF n. 7705 del 30 settembre 2015 – Collegio Centro – in merito alla Trasparenza-Usura
Decisione ABF n. 7720 del 30 settembre 2015 – Collegio Centro – in merito alla Trasparenza-Usura

Cos’è l’ABF, Arbitro Bancario Finanziario?Arbitro-Bancario-Finanziario-ABF

L’ABF – Arbitro Bancario Finanziario – è un sistema di risoluzione delle controversie sorte tra clienti e sistema bancario e finanziario: facile, economico e imparziale. 

L’Arbitro Bancario Finanziario è stato istituito nel 2009 dalla Banca d’Italia in attuazione dell’art. 128-bis del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 (TUB), introdotto dalla legge 28 dicembre 2005, n. 262 (legge sul risparmio).

La legge sul risparmio ha previsto in particolare che nei settori bancario e finanziario operino sistemi volti alla risoluzione delle liti in via stragiudiziale, ossia al di fuori del processo ordinario. La legge fissa i principi ai quali i sistemi devono conformarsi: rapidità, economicità ed effettività della tutela; imparzialità e rappresentatività dell’organo decidente; salvaguardia del diritto di accesso agli altri mezzi di tutela previsti dall’ordinamento.

Caratteristiche principali dell’ABF, Arbitro Bancario Finanziario:
  1. un sistema “stragiudiziale” perché la risoluzione delle controversie avviene al di fuori dei tribunali
  2. tutte le banche e gli intermediari finanziari sono obbligati ad aderire all’ABF
  3. controversie proponibili sono operazioni o comportamenti sorti dopo il 1° gennaio 2009
  4. richiesta di condanna dell’intermediario non può essere superiore a €100.000,00
  5. costo per accedere all’organismo è di € 20,00.
  6. è possibile rivolgersi all’ABF e se non soddisfatti dell’esito rivolgersi al tribunale ordinario ma non viceversa

Vi avevo promesso una NOVITA’, eccola! 114 anni fa questo strumento non esisteva per di più messo a disposizione della stessa Banca d’Italia.
Così come nel 1966 la serie televisiva di grande successo Star Trek ci ha sbalordito tutti e appassionato al mondo della fantascienza mentre i personaggi utilizzavano il tablet sulla nave stellare Enterprice ci sembrava un futuro lontano, oggi tutti noi abbiamo un tablet e con quello controlliamo anche il riscaldamento o l’allarme di casa senza lasciare il nostro posto di lavoro.

Le cose cambiano e questo è spesso un fatto decisamente positivo. Per fortuna anche le persone, compresi i professionisti sono diversi…e come in questo caso ci sono quelli seri che contribuiscono a veri cambiamenti su tematiche scottanti. 

Conosco personalmente i professionisti che hanno curato queste pratiche allegate integralmente in questo post, hanno tutti conseguito titoli di studio specifici a pieni voti in prestigiose università italiane ma, nessuno di loro si fa chiamare Dott. o Prof. loro si chiamano semplicemente per nome, Mario, Carlo, Giovanni e Filippo.

Lavorano in gruppo ma anche da soli, hanno delle aziende che prestano servizi per le imprese e i cittadini nel contenzioso bancario fanno anche le perizie ma, niente pubblicità per loro la problematica legata al rapporto banca/cliente è una materia così seria e personale sia sotto l’aspetto materiale/economiche che personale/psicologico che va trattata con impegno, responsabilità e la dove è possibile, con diverse collaborazioni  messe in campo finalizzate a creare un vero cambiamento culturale.

Ho intervistato per noi, Mario su questo argomento, vi riporto l’intervista:

Deborah: Ciao Mario, grazie prima di tutto per la tua disponibilità, vorrei parlare con te di alcune cose, comincerei con alcune domande sulla decisione ABF nr 2006 del 2 Aprile 2015, quel’era il problema del cliente?

Mario: Ciao Deborah, grazie a te, è un piacere. Seguo il blog e ho accolto volentieri il tuo invito ad una intervista. In merito alla decisione ABF nr 2006 del 2 Aprile 2015 il cliente/consumatore si è rivolto a noi lamentando l’impossibilità di accedere al credito.

Il protocollo operativo della nostra azienda prevede la verifica del merito creditizio e il controllo tecnico/contabile dei contratti bancari.

Il merito creditizio è importante da verificare, e per i consumatori è sempre importante verificare le eventuali segnalazioni iscritte quanto meno in Crif (Centrale di Rischio Finanziario) e altri SIC (Sistemi di Informazioni Creditizie).
Altrettanto importante è la verifica tecnica/contabile del contratto in quanto anomalie sul contratto incidono sulla regolarità delle segnalazioni negative.

In questo caso la verifica al Crif ha evidenziato delle segnalazioni negative causa ritardo nel pagamento di rate, e la verifica del contratto di credito al consumo ha evidenziato una violazione nella determinazione del TAEG da parte della finanziaria.

A questo punto abbiamo verificato le condizioni necessarie per accedere all’ABF, quindi abbiamo inoltrato il reclamo alla finanziaria contestando sia la segnalazione che la violazione della trasparenza ricevendo dalla stessa una risposta negativa, a questo punto abbiamo inoltrato il ricorso all’ABF.

Contestualmente abbiamo preparato una Relazione Tecnica con annessi e allegati CALCOLI MATEMATI, per fartela breve una perizia, … non mi guardare male! Giovanni nostro consulente esperto analista finanziario indipendente ha analizzato l’intero pacchetto di documenti relativo al cliente e da questa analisi si è dedotto che il tasso pattuito nel contratto di prestito al consumo non appariva rappresentativo del reale costo del credito.

Devi sapere che tutte le banche e le finanziarie che erogano prestiti e mutui sono obbligate ad indicare sia il TAN (Tasso Annuale Nominale) che il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale).
Il TAN è il tasso di interesse che si utilizza per calcolare gli interessi pagati sul capitale prestato. Tuttavia gli interessi non sono l’unico costo che si deve sostenere quando si chiede un prestito, ci sono altre spese come il costo di apertura della pratica, le spese di incasso rata, le spese per imposte e tasse e le spese di assicurazione possono rendere un prestito meno conveniente di un altro a parità di TAN, o addirittura rendere meno conveniente un prestito con un TAN inferiore rispetto ad un altro.
Per permettere al consumatore/cliente di verificare l’effettiva convenienza di un finanziamento è stato creato il TAEG (o ISC Indicatore Sintetico di Costo), cioè un tasso fittizio che incorpora tutti i costi di un finanziamento e che tiene conto del tasso annuale effettivo. Il TAEG fornisce un unico indicatore che rende semplice ed immediato confrontare la convenienza di due prestiti, il prestito più conveniente sarà quello con il TAEG inferiore.

La presente vertenza si incentrava quindi sulla natura obbligatoria o facoltativa delle polizze assicurative stipulate dal cliente in occasione della sottoscrizione del finanziamento con l’intermediario finanziario.
Dall’analisi del contratto e dal calcolo matematico, è emerso che il TAEG, vale a dire il reale costo del finanziamento, risultava decisamente superiore rispetto a quanto indicato nel contratto di sottoscrizione del finanziamento medesimo, con conseguente violazione della normativa sulla trasparenza dei servizi bancari.

Deborah: quindi anche la vostra azienda fa le perizie, bene e perchè non sei andato in causa civile, perchè avete scelto di portare questa controversia in ABF?

Mario: l’ABF è un organismo messo a disposizione da Banca d’Italia. Gli azionisti di quest’ultima sono le banche stesse in diverse percentuali. Questo aspetto mi ha sempre incuriosito oltre che preoccupato per la reale imparzialità dell’organismo.

Tuttavia analizzando le loro decisoni e il loro operato che viene sempre pubblicato integralmente sul loro sito hanno evidenziato correttezza nelle decisioni che sono sempre ben motivate e per quel che ci riguarda condivisibili.

La scelta dell’ABF ha visto, come sempre, al centro delle nostre scelte aziendali prima di tutto la tutela del cliente:

  1. i benefici per il cliente
  2. l basso costo dei bolli per accedere alla procedura
  3. tempi molto più brevi rispetto al giudizio ordinario
  4. costi di consulenza e gestione del reclamo/ricorso nettamente più bassi rispetto sempre al giudizio ordinario.

In questo specifico caso poi, il beneficio per il cliente si è sposato con l’importanza della nosta società di farci riconoscere un principio dall’organismo e quindi implicitamente dalla Banca d’Italia stessa.
Ricordiamo che i Collegi dell’ABF non sono monocratici ma composti da rappresentanti delle banche, dei consumatori e da un Presidente.
Ci rivolgiamo quindi a un Collegio di tecnici molto competenti. Il beneficio in caso di esito positivo è quello di poter contare su un precedente, seppur non vincolante, di certo rilevante.
Dall’altro canto un Collegio di tale livello impone ai consulenti un’impostazione ineccepibile del ricorso. Non bisogna sottovalutare l’organismo solo perché stragiudiziale.

La tesi sottoposta al Collegio di Roma è stata accolta, declamando da un lato la violazione della normativa di trasparenza (Decisione 2600/2015).

Risultato finale

Il beneficio più importante è che il cliente ha risparmiato quasi due anni di rate da pagare, annullando quasi il debito residuo. Infatti dai calcoli rimasero solo tre rate da pagare.

Deborah: questi sono gli stessi principi che hanno portato Giovanni a rivolgersi all’ ABF anche per gli altri due clienti e che hanno poi conseguito le due decisioni n. 7720 e 7705 del 30 settembre 2015, queste però relative anche all’usura, davvero il cliente è in questo caso al centro di scelte serie e responsabili finalizzate prima di tutto alla sua tutela, esistete?

Mario: (ride)…facciamo del nostro meglio, il cliente va seguito singolarmete, in maniera personalizzata e va analizzata tutta l’intera documentazione relativa al suo problema. Ho letto il tuo precedente articolo sulle perizie e sono d’accordo con te sul fatto che la perizia è una innovativa metodologia di controllo e va usata proprio su questo principio, non bisogna sciupare questa occasione che ci permetterà anche di cambiare la cultura finanziaria nel nostro paese, noi speriamo di essere parte attrice di questo e speriamo di incontrare altre aziende che sposino questo principio, affinchè non ci siano più “deborahbetti” nel nostro paese.

Deborah: (scuote la testa) …Mario ti devo dare una brutta notizia però, sai che questo tuo importante obbiettivo raggiunto con la Decisione ABF n. 2600 del 2 aprile 2015 è stato pubblicato sul sito di SDL Centrostudi con un breve commento dell’ Avv. Paolo Missineo nella sezione “Leggi e Sentenze”? Al momento non c’è traccia delle Decisioni ABF n. 7705 e 7720 del 30 settembre 2015 non le avranno viste.

Mario: (ride) …pensi ne faranno buon uso Deborah?

Deborah: (guardo Mario in silenzio)

Grazie mille Mario, Carlo, Giovanni e Filippo spero di avere anche gli altri come ospiti su altri argomenti.

 

 

23 Commenti

  1. Antonio Russo

    Sig.ra Betti a proposito di “Alternative”, mi perdonerà se quello che sto per dire ha poco a che fare con l’argomento trattato, vorrei segnalare a lei e tutti i suoi lettori che i nostri “cari amici” della SDL Centrostudi srl hanno già trovato “l’Alternativa” alla loro oramai naufragata (chissa per colpa di chi? 🙂 ) carriera di piazzisti di perizie bancarie / carta straccia. I nostri cari amici della SDL ora sono passati al campo delle propulsioni ad idrogeno per auto ( vedere per credere http://www.h1srl.com/ ). La nuova società che dalla vecchia, oltre al richiamo al nome Centrostudi, ha preso la stessa sede legale in via Padagna Superiore 82 (inizio a pensare che l’edificio presente a quell’indirizzo non abbia nulla da invidiare all’ Empire State Bulding visto l’elevato numero di società registrate ) si occupa della commercializzazione di additivi ad idrogeno per autoveicolo. Qui si passa dalla finanza all’ingegneria in men che non si dica con la stessa facilità con cui si beve un bicchiere di acqua. Questo la dice molto lunga sul livello di preparazione dei venditori di entrambi i servizi se così li vogliamo chiamare. Ad ogni modo corre voce che il nostro oramai Ex Avv. Di loreto ed il socio Eccellenza Dott. stefano Pigolotti siano in procinto di prendere un prestigiosa laurea in Ingegneria meccanica al prestigioso M.I.T. ( Motori Intercooler e Tubi) dove insegnano i due luminari della motoristica: l’ irlandese Giggin O’ Mekkanic e lo spagnolo Prof. Joseph Bullon. La popolare di Milano invece sta già preparando i corsi di Laurea in ingegneria delle propulsioni atomiche e subatomiche. Laurea conseguibile con lezioni che si terranno a Pasqua e a Natale alla modica cifra di 10.000 euro. Poi nel caso di catastrofe come accaduto con la SDL corre voce che abbiano già il nome dell’imbiancatore di sepolcri di turno per recuperare l’eventuale credibilità perduta. Si parla di Jean Todd o di Marchionne in versione de-pulloverizzata. Logicamente sig. ra Betti c’è un solo termine per descrivere tutto questo: RIDICOLI. Infine mi lasci rivolgere un messaggio ad un suo Fan che so essere su estimatore: Il sottoscritto ha già iniziato il corso di dizione con il migliore esperto del settore (tanto lo pagate voi) invece dubito che esista un corso per recuperare la dignità e la faccia perduta.

    Rispondi
    • Deborah Betti

      Gentile Dott Russo,
      … devo metabolizzare questa storia…e fare ricerche!
      Ora sbalordita e sconcertata, sono senza parole.

      Rispondi
    • Pepito Sbazzeguti

      Il tubo Tucker ad idrogeno! Multi-livello ad alta tecnologia.

      Rispondi
    • Anna

      Buonasera,
      sottoscrivo e confermo quanto scritto dal Dottor Russo!

      Rispondi
  2. Pepito Sbazzeguti

    Magari fosse tanto semplice…quando si tratta di argomenti dove le banche potrebbero subire enormi perdite, se la svignano trovando un cavillo. Abitudine ereditata dal loro genitore, l’allora ombudsman bancario.

    Hanno anche l’abitudine, quando iniziano a decidere in un modo favorevole su una certa casistica ma poi vedono che troppi iniziano ad avvalersene, uno dei Collegi cambia idea e si porta la cosa davanti al Collegio di Coordinamento che trova il cavillo che consente a tutti di lavarsene le mani da quel momento in avanti.

    Moltissimi casi che sono costretto a portare in Tribunale si potrebbero risolvere con loro, ma alla fine sempre alla Banca d’Italia, e quindi alle banche, devono rendere conto.

    Rispondi
    • Deborah Betti

      Pepito, concordo con te su tutto, non era infatti mia intenzione semplificare e/o facilitare una materia difficile come il bancario e i conseguenti rapporti tra i più spinosi dei secoli.
      Di fatto la meteria “soldi” è una faccenda complicata, per interessi si dividono famiglie intere, o le persone migliori del mondo diventano di una cattiveria mai vista, quasi fuori dall’umano pensiero.
      Come sempre ripeto il mio più grande desiderio è fare giusta informazione, libera e a 360°.
      Solo informati siamo acculturati e affrontiamo diversamente un eventuale problema.

      Rispondi
      • Pepito Sbazzeguti

        Certo, volevo solo evidenziare come sia una guerra continua su ogni fronte, ed ogni singolo caso che ti trovi davanti si risolve in un modo che non è per forza, anzi spesso non lo è, uguale all’identico caso che ti era capitato la settimana prima. A volte devi partire sparato, a volte partire coi metodi standard, a volte agire di nascosto, a volte mostrarti immediatamente, a volte fare la figura dello scemo per poi tirare fuori l’asso nella manica a giochi quasi fatti…e questo da vent’anni, e ogi giorno che passa è una guerra sotterranea che i clienti vedono solo quando tocca a loro finire sotto un conto affidato con interessi esosi o un investimento sbagliato, o un vaglia prescritto, ecc. Non hai idea di cosa combiniamo noi qui ogni giorno per riuscire ad assistere i clienti al meglio senza far loro spendre un capitale (anche questo conta).

        Rispondi
        • Deborah Betti

          Infatti Pepito, questo blog e l’intervento preziosissimo di professionisti come te ha messo in evidenza che questa materia non può essere trattata in “massa”, con il “copia in colla”, tutti uguali e tutti uniformi.
          Tutti noi siamo l’evidenza che siamo stati afflitti da problematiche bancarie molto diverse tra loro e siamo stati trattati in “catena di montaggio” con i risultati che vediamo apertamente queste testimonianze.
          Sono contenta che in tutto questo caos di fatto ho avuto la possibilità di conoscere persone serie vestite da professionisti validissimi.
          Nessuno di questi, pur avendo conosciuto la realtà SDL Centrostudi, nessuno ha accettato di lavorare con loro. Ci sarà un motivo, mio parere?

          Rispondi
  3. Deborah Betti

    Adesso però Signore e Signori mi dovete ASSOLUTAMENTE SPIEGARE che cosa è un “meccatronico”. Aiutatemi per favore … cosa sono i “meccatronici” …fa paura solo a dirlo. Vendi perizie sui mutui oggi e anche un tubo domani? Vi prego leggete ATTENTAMENTE l’allegato e aiutatemi nel trovare una logica e della sensatezza in tutto questo.
    https://www.sosdifesalegalita.it/wp-content/uploads/2016/05/SDL_H1_Centrostudi_lettera_installatore_venditore.pdf

    Rispondi
    • Osvaldo

      mi ricorda tanto la storia del tubo tucker….addi 2002.
      speriamo finisca nello stesso modo.

      Rispondi
  4. Fausto

    Buonasera Sig.ra Deborah Betti,
    è molto semplice e chiaro quello che sta accadendo…è l’ennesimo autogol di “tale” Dott. Calabrò che ha istituito la figura del meccatronico che poi se vuole è lo stesso venditore di perizie dimostrando la grande professionalità della nuova gestione.
    “Tale” Dott. Calabrò aveva promesso epocali cambiamenti infatti da ora in avanti i “commerciali” non si evolvono per divenire “consulenti” ma diventano “commerciali” di marmitte all’idrogeno.
    Io ho spedito una tuta da Meccanico a “tale” dott. Calabrò così insieme all’ex Abocado de Espagna potranno condurre il loro gregge affamato e sottoposto ad ogni tipo di ricatto psicologico ad un bel meeting formativo dove (e lo hanno fatto giuro) la tecnica di vendita è:
    Domanda…hai un mutuo?
    Risposta…no
    Pero hai un auto.
    Ah ah ah
    Vorrei fare una domanda a “tale” Dott. Calabrò:
    visto che ci sono già in corso le cause di lavoro contro l’azienda che ha sfruttato i contratti di procacciatori di affari occasionali assoggettando le persone invece a ben altre mansioni e compiti lavorativi, questi nuovi soggetti intende assumerli con contratti da Meccanico?
    E ancora…
    Dopo la sua brillante carriera da magistrato quale sono le motivazioni che l’hanno spinta a mettersi al servizio di questi mercenari mordi e fuggi?…credevo lei avesse una certa dignità, reputazione e fosse uomo di giustizia…invece ad oggi i contenziosi sono tutti aperti e la lista si allunga.
    Che dobbiamo pensare? Serietà…o facciata!

    Rispondi
    • Antonio Russo

      Quale (sottospecie di ) avvocato della SDL aveva in carico la sua posizione ?

      Rispondi
  5. Gianluigi

    Ciao, alla fine Betti avevi ragione tu.

    SDL Centrostudi mi RUBATO, e dico RUBATO, qualcosa come 20.000.00 euro per delle Perizie giurate e sopra il conto settimana scorsa c’era l’ udienzaUdienza qojrowe weorn ownweèornwè w e non si sono presentati .

    Il giudice appena a sentito SDL a mandato avanti il procedimento della vendita all’asta.

    L’avvocato che precedentemente mi ha fatto spendere 2.450.00 per una denuncia penale alla procura della repubblica non è stata che non è stata presa nemmeno in considerazione .

    La disperazione mi affligge

    Rispondi
    • Antonio Russo

      Quale (sottospecie di ) avvocato della SDL aveva in carico la sua posizione ?

      Rispondi
      • Pepito Sbazzeguti

        Semplice: l’Avv. Prof. Pedro Espanol Meccatronico, luminare del carburatore da 5.000 euro al giorno, al cui solo nome le banche tremano ed i giudici si inchinano.

        Rispondi
  6. Elisabetta

    Cara Deborah, desideravo sapere se in provincia di Udine hai una persona che conosci e di cui ti fidi con la quale verificare documenti bancari e avere indicazione dei professionisti da contattare. Grazie. Elisabetta

    Rispondi
  7. Maura Olivia

    Buongiorno, purtroppo ho scoperto il suo blog solo dopo i primi problemi proprio con SDL Centrostudi.
    Ho firmato il contratto con SDL Centrostudi il 11/02/16 e ho gia’ pagato la “famosa perizia” € 4.026,00 Iva inclusa.
    Mi hanno affidato a Genova all’ Avv. Stefano Garbarino col quale ho impiegato un mese per avere l’appuntamento ed un mese per chiedergli notizie della pratica per sentimi rispondere malamente, sgarbato e saccente e ho avvisato anche la SDL Centrostudi.
    Ho chiesto altri nominativi di avvocati di Genova per cambiare avvocato, visto che non ho ancora firmato il mandato con l’Avv. Garbarino, volevo mettere un mio avvocato di fiducia, ma mi hanno risposto che l’avvocato deve essere un “legale accreditato SDL Centrostudi” PER LA COPERTURA ASSICURATIVA ITAS….di cui ho letto che pare sia una truffa, e sullo stesso sito della SDL Centrostudi risulta dalle loro parole che hanno contenziosi in essere anche con le assicurazioni …. insomma un vero pasticcio!
    Purtroppo sono in ballo, non rifarei certo una pratica con SDL Centrostudi, mi sono fidata di una mia “carissima” amica che proponeva questi “recuperi” con le Banche e dalla firma del contratto è sparita, SCOMPARSA!
    Premetto che la pratica è contro la Banca XXXXXI, il c/c della ditta è chiuso.
    Ma ho ancora in corso fino al 2.01.2020 una rata mensile di 445,00 che pago tramite altra Banca. Al giorno d’oggi lavorare è diventato quasi impossibile, dopo la lunga crisi si fa fatica a ripartire e complicarsi ulteriormente la vita anche col problema SDL Centrostudi mi ha creato un grandissimo sconforto. Con la Sua esperienza purtroppo negativa con la SDL spero riesca a consigliarmi per il meglio! Ancora un grazie per la pazienza di leggermi.
    Cordiali saluti Maura Olivia

    Rispondi
  8. Carla

    Salve Deborah,
    sono amministratore unico di una azienda Srl, vittima di tassi usurai, su di uno scoperto di c/c per più di una decina di anni da parte di Banca XXXX/XXXXXX.
    Mi sono rivolta alla SDL Centrostudi per una perizia econometrica, costata 7.015,00 €, terminata con una richiesta di rimborso alla Banca XXXX/XXXXXX per importo pari a 240.000,00 €.
    La mia pratica, dopo essere passata dalle mani di 5 o 6 Avvocati della SDL Centrostudi che oggi dicono di non lavorare più per questa società, alla fine è stata affidata dalla SDL Centrostudi ad un loro studio di Modena, Avv. Mauro Gualtiero, ed alla fine questa pratica ha avuto esito negativo per mancanza di presentazione di documentazione ed inosservanza dei termini! Immagini il nostro stato d’animo!
    Rivolgendoci ad un altro legale abbiamo scoperto che lo Studio Gualtiero, partner della SDL Centrostudi esegue una sorta di copia e incolla per tutte le pratiche senza dedicare un solo rigo alla questione personale di ogni cliente che si è rivolto alla SDL Centrostudi e non guarda nemmeno nessun documento. Ma come si può tanta specificità su delle questioni così delicate come il rapporto economico e fiduciario tra banca e cliente!
    Inoltre i responsabili della SDL Centrostudi non si sono mai resi disponibili a dare chiarimenti e lo Studio Gualtiero ci ha inviato esito della sentenza dopo ben 4 mesi dall’emissione e dopo numerose insistenze da parte nostra, solo in questi giorni, dopo una lenta, lunga ed estenuante AGONIA abbiamo saputo che il fascicolo della nostra pratica non ci è stato ancora consegnato, in quanto, sostengono sia depositato presso il tribunale di Roma e solo su nostra richiesta provvederanno a recuperarlo.
    Vedremo!
    Ovviamente anche lo Studio Gualtiero ha voluto la sua parte di denaro in € 2.573,00.
    Ritengo serio ed utile segnalare, all’ albo degli Avvocati di Modena, la totale mancanza di etica professionale dell’Avv. Mauro Gualtiero e per quanto riguarda la SDL Centrostudi, ancora in funzione, cercare di informare più persone/aziende, della loro totale malafede.

    Rispondi
  9. Fabio

    Buongiorno, per caso, come peraltro sempre succede girovagando su internet, mi sono imbattuto nel Suo interessante sito ed in particolare nell’articolo sopra riportato su ABF ed i relativi commenti. Non sa quanto avrei da dire su ABF, su SDL, le banche e su tutto il sistema (giudici, avvocati) che ruota attorno al problema delle anomalie bancarie. Mi limiterò a brevi e sintetiche (spero) riflessioni
    per punti, non necessariamente conseguenziali l’una alle altre.

    1) Vorrei precisare che per il ricorso in ABF la perizia non è necessaria. In un caso concreto la non corrispondenza tra TAEG indicato nel contratto e quello effettivo si vedeva ad occhio nudo. Comunque ho ricalcolato il TAEG ed ho inserito il dato risultante senza proporre perizia. Sono poi loro a verificarne la correttezza, ed anche se avessi sbagliato marginalmente questo non inficia il ricorso, che viene discusso essenzialmente nel merito.

    2) Non so decidermi se abbia ragione l’articolista o Pepito Sbazzeguti sui rilievi da lui evidenziati.
    Cercherò di chiarire. Se uno legge le risoluzioni di ABF riguardo, ad esempio, l’usura sopravvenuta (in particolare la 77/2014) la posizione è davvero audace e molto dalla parte del consumatore. Tant’è che è stata in dottrina molto criticata. E questo smentirebbe Pepito. Il quale potrebbe obiettare che l’argomento ha un incidenza residuale. Sia per la struttura e l’andamento dei tassi soglia, sia per i tassi praticati dal mercato in questi anni, che su un contratto sopravvenga usura non è facile.
    Vero è che in generale, su argomenti più “scottanti” c’è una certa cautela a creare precedenti che genererebbero una inondazione di ricorsi. Ed da questo punto di vista Pepito forse ha fatto ancora tredici.

    3) Su SDL. D’accordissimo sul problema che ho subito (ormai due anni fa) avevo già personalmente individuato su questa società: il tentativo di industrializzare un processo non industrializzabile. Tentativo fatto tra l’altro in assoluta cattiva fede e considerando l’utenza “carne da macello”.
    Tuttavia vorrei che fosse chiaro che SDL è un sintomo e non la malattia. Loro non hanno fatto altro che insinuarsi in un sistema che alla fine permette loro di esistere e prosperare (e a nulla vale dire che il giocattolo alla fine si romperà, tanto ormai chi doveva fare i soldi li ha fatti).
    Su una tomba in Germania c’è scritto questo epitaffio: “la legge morale dentro di me, il cielo stellato sopra di me”. Traduco: in un sistema dove, al di là del dettato normativo, non ci siano scrupoli che derivino dal personale “modo di vedere le cose” ( a questo proposito rivedere il monologo De Niro/Noodles che si rifiuta di uccidere l’ex amico in “C’era una volta in America”), perché nessuno ha un suo personale modo di vedere le cose, ma per tutti basta stare nei limiti di legge e rendersi in tal modo intangibile, di SDL ne nasceranno a bizzeffe tutti i giorni.
    Prendo ad esempio la sentenza che ho letto sul Suo sito e che riguardava una condanna per lite temeraria. Non so indicargliela negli estremi perché non l’ho più ritrovata. Si trattava , immagino, di due poveri cristi, che avevano stipulato un mutuo di € 170.000,00. Non posso essere sicuro di niente, ma debbo ritenere che sia un mutuo prima casa di due normali lavoratori, che in perfetta buona fede, con un po’ di creduloneria ed un pizzico di avidità si sono messe in mano ad una serie di personaggi senza scrupoli già ampiamente descritti in questo sito (venditore SDL, SDL medesima ed avvocato incaricato SDL). Fin qui tutti d’accordissimo. Il risultato finale di questa scellerata iniziativa è stata la rovina sostanziale della vita di due persone che nella vicenda hanno sì una responsabilità, ma tutto ha una proporzione e una misura e, valutandola sulla carta, non mi sembra la loro responsabilità preponderante. Ora mi chiedo e Le chiedo: il giudice, dall’alto dei suoi 11.000,00 euro al mese, ha contestualizzato, ha ponderato, ha valutato le attenuanti? No, se n’è allegramente sbattuto e, senza nessuno scrupolo, ha sostanzialmente rovinato una famiglia, non commisurando la pena alla effettiva responsabilità. Di qui la sentenza che fa il solletico a SDL e a tutti i suoi accoliti e si accanisce su dei poveracci (quindi con effetti moralizzatori prossimi allo zero).
    Il sospetto è che non ci sia alcuna differenza di segno tra la sentenza emessa e i comportamenti di SDL: tutte e due prescindono da un minimo di solidarietà e comprensione verso l’altro, da una valutazione sulle conseguenze di un atto che non era dovuto, ma discrezionale. Tutti e due rivelano un totale disinteresse sulle conseguenze delle proprie azioni, che potevano essere mosse da clemenza e non lo sono state, punendo sproporzionalmente chi sarebbe stato già abbastanza punito dalla soccombenza in giudizio. Questa assoluta e diffusa mancanza di scrupoli è l’humus che permette ad SDL di prosperare. Poi forse mi sbaglio ed ho preso fischi per fiaschi e i due ricorrenti sono dei ricconi che hanno tentato di speculare.

    Rispondi
    • Pepito Sbazzeguti

      Ti racconto una delle ultime dell’ABF, tema restituzione premi di polizza e spese su finanziamenti estinti in anticipo. Ora spetta per legge, ma anche prima c’erano anche sentenze di Cassazione a favore. Dopo anni di pronunciamenti a favore, adesso si sono inventati che decidono solo se il prestito è stato fatto dal 1 gennaio 2009 (data di loro decorrenza per le decisioni) mentre prima prendevano come data quella di mancato rimborso a seguito di richiesta.

      Sdl e compagnia stanno rovinando l’intero settore, i giudici oramai non ne possono più di usura e compagnia, col risultato che le vertenze serie sono danneggiate dai mille Serafini che stanno impestando i tribunali.

      E non dimentichiamoci delle mille “agenzie debiti” che pretendono compensi usurai e lasciano le persone nello stesso stato in cui le hanno trovate.

      Sono invece d’accordo con la lite temeraria, il giudice non può impietosirsi se l’avvocato ha scritto cose assurde. L’avvocato risponderà del suo comportamento ai clienti.

      Rispondi
      • Pepito Sbazzeguti

        Dimenticavo: ABF sull’usura sopravvenuta dispone però solo il rimborso dell’eccedenza pagata rispetto alla soglia, questa sì una cosa assurda perché a quel punto devi dare nulli tutti gli interessi, quantomeno di mora se non (come secondo me sarebbe corretto) anche gli interessi corrispettivi.

        Anche in questo caso decidono…ma non troppo, altrimenti fanno male alle banche.

        In realtà ci sono delle chicche dell’ABF, il punto è che non le si può pubblicizzare perché altrimenti tutti se ne accorgono e ci si brucia troppo presto la possibilità di avvalersene, appunto perché poi ABF cambia idea. Si è quindi costretti a stare zitti ed approfittarne sperando che gli altri se ne accorgano quanto più tardi possibile.

        Rispondi
      • Pepito Sbazzeguti

        Dimenticavo nella dimenticanza: a me non piace il concetto di usura sopravvenuta. M se ABF lo accetta, a quel punto non puoi dare solo la restituzione dell’eccedenza.

        Rispondi

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ARGOMENTI

UNISCITI A SOS DIFESA LEGALITÀ

NEWSLETTER

SEGUICI SUI SOCIAL

ARCHIVI

Share This