SDL Centrostudi tra etica, trasparenza e novità!

da | Feb 4, 2016 | SDL Centrostudi | 18 commenti

Gentile Dott. Calabrò,
mi permetterà un filo di polemica, inizio con il sottolinearle subito la differenza di scrittura tra l’uso di “gentile Dott. Calabrò” con l’uso di “tale Deborah Betti”; lo sottolineo a Lei, uomo laureato e uomo che per 40 anni ha praticato la magistratura nella funzione principe del magistrato.

Piccola polemica doverosa al solo fine di dimostrarle con la pratica, appunto lo stile della scrittura, che una persona dimostra in toto la sua “disponibilità intellettuale” laddove è capace di interfacciarsi con un soggetto su parametri di doveroso rispetto reciproco, qualità dei contenuti, integrità degli stessi e serietà di trattazione.

Lo spirito goliardico che identifica le persone appassionate di calcio, facendo espressamente riferimento alla partita MILAN – LIVERPOOL, mi ha sempre divertito (sono tifosa del Milan) e trova la mia piena approvazione in altri ambiti; apprezzo però il coraggio sui pronostici, personalmente li ho sempre trovati insensati; soprattutto oggi dove abusando a mia volta della metafora calcistica possiamo insieme discutere sul risultato SDL Centrostudi – Deborah Betti 0–2.

Non brindo per interesse personale, …uhm …onestamente un po’ me la rido, ma volendo alzare il livello intellettuale di questa mia risposta, brindo perché è stato garantito il diritto di fare informazione basata sui documenti VERI e su fatti realmente accaduti, è stato garantito il diritto di critica e questo è un risultato, così come la trattazione di illeciti bancari, che non si può in nessun modo abbassare al livello leggero delle discussioni calcistiche da tenersi invece sempre in spensieratezza al bar sotto casa.

Venendo al contenuto della sua lettera pubblicata da Il Fatto Quotidiano, mi hanno incuriosito e lasciato dei dubbi alcune sue:

1) “ha deliberato un cambio pressoché totale del management aziendale”

traduco subito che non sono cambiati i proprietari di SDL Centrostudi SPA che di fatto rimangono all’Avv Serafino Di Loreto e Dott Stefano Pigolotti attraverso la società Blukivos Srl, cosi come il Dott P. Minoia e il Dott S. Musso restano consiglieri e il Dott S. Pigolotti resta il procuratore.
Quindi a cosa fa riferimento nella sua ristrutturazione, ai soli 15 dipendenti con contratto d’assunzione risultanti dalla visura, alla grossa parte delle persone che sono impiegate sotto le cooperative di servizi o a tutte le posizioni precarie di procacciatori d’ affari che hanno realizzato nel 2014 € 46mln di fatturato?

2) “ …una nuova perizia giuridico econometrica…”

dopo un bel po’ di tempo, un bel po’ di sentenze con la sanzione per Lite Temeraria, un bel pacchetto di altre sentenze e finalmente oggi SDL Centrostudi SPA ha una nuova perizia giuridico econometrica.
Sono estremamente contenta, dati alla mano, anno 2014 fatturato € 46mln costituito dal vecchio format delle perizie che hanno costituito delle sentenze anche importanti e diventate famose qual è la misura che è stata presa per porre in massima sicurezza i clienti che sono in giudizio con la perizia in vecchio stile?

3) “…incontri con avvocati e collaboratori di ogni livello di SDL, allo scopo di verificare eventuali problematiche…”

avrebbe dovuto essere un automatismo, per altro sancito anche nel Codice Deontologico Forense, lo sviluppo di un rapporto cliente/avvocato etico e lo sviluppo di una corretta applicazione di un servizio dedicato soprattutto in materia di “illeciti bancari”, materia veramente difficile e che prevede la messa in campo di varie figure con competenze diverse che interagiscono tra loro.

Cito Codice Deontologico Forense:
Art. 10 – Dovere di fedeltà.
L’avvocato deve adempiere fedelmente il mandato ricevuto, svolgendo la propria attività a tutela dell’interesse della parte assistita e nel rispetto del rilievo costituzionale e sociale della difesa.
Art. 12 – Dovere di diligenza.
L’avvocato deve svolgere la propria attività con coscienza e diligenza, assicurando la qualità della prestazione professionale.
Art. 14 – Dovere di competenza.
L’avvocato, al fine di assicurare la qualità delle prestazioni professionali, non deve accettare incarichi che non sia in grado di svolgere con adeguata competenza

Mi permetterà di insistere sulla divisone dei ruoli e delle competenze, tra la società SDL Centrostudi SPA e le figure in “libera professione” degli avvocati.
Chi è quindi dei due soggetti che risponde direttamente ai clienti sugli articoli riguardanti il dovere di fedeltà, diligenza e competenza?
Non trova che una distinzione di soggetti e di contratti possa rientrare nella materia di trasparenza che tanto andiamo paventando?
L’ alternativa potrebbe essere un unico contratto che prevede servizio distinto di fornitura di perizia econometrica e fornitura di servizio legale che sposterebbe la responsabilità su un unico soggetto, più chiarezza, trasparenza e un servizio al cliente senza dubbio più corretto.

Visto in ultimo che entrambi sposiamo la necessita e l’intenzione di preservare una stampa libera da censure di cui tutti appunto abbiamo un grande bisogno in tutti i campi, e il diritto di critica come fondamenta anche del diritto della persona stessa; le chiederei conto seriamente delle ricerche relative i dati diffusi sulla ricerca scientifica denominata “L’USURA NELLA BANCA E DELLA BANCA” – Primo Report Nazionale SDL Dipartimento Anti Usura.

La Fondazione SDL – per l’educazione finanziaria delle imprese e per gli studi aziendali, redattrice di questo interessante materiale e divulgatrice dello stesso in vari ambiti, del quale penso lei sia a conoscenza e ne condivida contenuti e dati, nonostante le corpose pagine che formano questa relazione non include dati che rappresentano l’espressione vera del termine “ricerca” ossia metodologia e tecnica sul quale la stessa si basa e ne rappresenta il carattere innovativo tale da darne conto a tutta la comunità in questo caso finanziaria.

Dott Calabrò è stato un piacere relazionarmi indirettamente con lei, nel caso fosse interessato ad un confronto personale dal vivo non credo abbia difficoltà a recuparare il mio numero, io di sicuro ci sarò.

Per chi volesse approfondire il caso ecco on-line tutta la relativa documentazione: 

1_Ricorso Provvedimento Urgenza Ex art 700 cpc SDL Centrostudi vs Deborah Betti

2_Memoria Costituzione Betti Deborah_SDL Centrostudi

3_Sentenza Provvedimento Ex art 700_Deborah Betti

4_Reclamo SDL Centrostudi_Deborah Betti

5_Memoria di Replica Deborah Betti_SDL Centrostudi

6_Sentenza Reclamo_Deborah Betti

18 Commenti

  1. Antonio Russo

    il dott. Calabrò è un uomo fortunato…..ha una possibilità che a molti professionisti non capita spesso, ovvero quella di conoscere il valore economico della sua reputazione.

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  2. Leonardo Bottiglieri

    “A mille ce n’è nel mio cuore di fiabe da narrar.
    Venite con me nel mio mondo fatato per sognar…
    Non serve l’ombrello,
    il cappottino rosso o la cartella bella
    per venire con me…
    Basta un po’ di fantasia e di bontà.”

    Rispondi
  3. Pepito Sbazzeguti

    Egregio Dottor Calabrò, sono “tale” Pepito Sbazzeguti.

    Niente da dire sulla piramide aziendale e le relative percentuali, sul multi-livello spunto, su persone senza preparazione alcuna che vengono mandate in giro a procacciare clienti parlando di usura in riferimento anche alle patatine fritte?

    Niente da dire su avvocati che a stento sono capaci di scrivere un atto in italiano, forse perché provenienti da esami fatti in Spagna, per non parlare del contenuto tecnico di tali atti?

    Niente da dire sul costo delle magiche “perizie” da cui, guarda caso, si evince sempre che il debito del cliente è nullo ed anzi è la banca a dover rimborsare una cifra pari a dieci volte il contenuto del deposito di Paperon de Paperoni?

    Lo sa, caro Dottore, che “tale” Pepito Sbazzeguti fa pagare le sue perizie ad un quinto del vostro prezzo e le redige in maniera…un tantinello…migliore?

    Infine, caro Dottore…mi consenta una domandina impertinente: prima di assumere l’incarico, si è informato sul magico Serafino? Sarebbe bastato consultare siti di informazione indipendente quali http://www.investire.aduc.it per comprendere che il magico Serafino sta facendo ora con le perizie e le cause ciò che ha fatto per anni con le polizze.

    Ed anzi, i risultati ora sono di molto peggiori.

    Con la massima osservanza,

    “tale” Pepito Sbazzeguti.

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  4. Leonardo Bottiglieri

    Per potersi configurare il delitto di falsa perizia è necessario che l’alterazione del vero sia intenzionale, mentre esso non viene integrato quando le falsità sono dovute ad una prestazione professionale scadente ovvero ad un involontario errore della mente.

    Fonte: Corte di Cassazione; sezione VI penale; sentenza, 11-06-2015, n. 38307 (data deposito 21-09-2015)

    Rispondi
  5. ALBERTO MOLA

    QUESTA E’ LA VERITA’
    L’Ordinanza del Tribunale di Milano che ha pronunziato sul reclamo proposto da SDL Centrostudi spa nei confronti di Deborah Betti ed il conseguente e scontato tam tam mediatico che quest’ultima promuoverà, magari enfatizzando un provvedimento giudiziario relativo ad un ben limitato contesto, impongono brevi ma doverose puntualizzazioni.
    Premesso l’ovvio e dovuto rispetto per qualunque decisione della Magistratura e l’altrettanto legittima possibilità di non condividerne in tutto o in parte il contenuto, credo sia opportuno sottolineare alcune considerazioni operate dal Tribunale nell’ampia motivazione dell’Ordinanza, tutt’altro che benevole verso l’operato della signora Betti.
    Il Tribunale, infatti, ha evidenziato:
    -che il suo blog, anche dopo la richiesta di rimozione operata da SDL e dal Giudice di prime cure, ha più volte pubblicato una espressione (“arrestateserafino”) alla quale il collegio giudicante ha attribuito “una apprezzabile valenza diffamatoria in quanto tale da attribuire alla persona…un comportamento penalmente rilevante” (pag.5, Ordinanza 28.1.2016 Tribunale Milano);
    -che, per tale ragione, dovrebbe essere affermata la responsabilità di Deborah Betti, in quanto gestore del blog;
    -che, peraltro, la domanda proposta da SDL non poteva essere accolta in quanto tale espressione di chiara valenza diffamatoria è riferita a Serafino Di Loreto, vale a dire “ad una persona che non risulta rivestire alcuna carica istituzionale in SDL Centrostudi” (pag.6, Ordinanza 28.1.2016 Tribunale Milano).
    In soldoni, Deborah Betti è andata “assolta” dall’accusa di diffamazione solo perché rivolta non ad SDL in quanto soggetto societario, bensì ad una persona fisica priva di alcuna carica istituzionale e di un legame tale da far ritenere che la sua “denigrazione … possa riflettersi sulla stessa reputazione di SDL” (pag.6, cit.), lasciando ovviamente aperta per tale persona la possibilità di far valere, ove lo ritenga opportuno, ogni conseguente pretesa risarcitoria.
    Sorprendentemente, però, in data 4.2.2016 Deborah Betti ha dedicato una polemica risposta ad una mia precisazione inviata al Fatto Quotidiano, sostenendo il contrario di ciò che il Tribunale ha affermato onde mandarla assolta dall’accusa di diffamazione nei confronti di SDL ed accusandomi di non aver operato alcun cambiamento manageriale in quanto, tra di altri, Serafino Di Loreto continuerebbe -a suo dire- a rivestire la qualità di vero dominus della società: quanto ben diversa sarebbe stata la decisione dello stesso Tribunale, qualora la nostra intrepida interlocutrice avesse affermato la medesima circostanza davanti all’organo giudicante, è fin troppo facile desumerlo.
    Come da premessa, invece, il mio rispetto per l’Ordinanza del Tribunale mi conduce ad accettare ogni parte della decisione, certamente anche laddove implicitamente è stato dato atto del cambiamento avvenuto in SDL, tangibile per chiunque abbia l’onestà e la volontà di esserne informato.
    Questo forte rinnovamento ed il rilancio di una nuova ed ancor più professionale attività di contrasto delle anomalie del sistema bancario e finanziario mi imporranno di non disperdere altre energie per replicare ulteriormente a chi, invece, pur ergendosi a paladina dei consumatori ha maniacalmente confuso la propria personale lotta a SDL con la lotta all’usura ed all’anatocismo: è sbalorditivo, in effetti, constatare come ancora oggi, aprendo la pagina del blog di Deborah Betti, siano pubblicati svariati articoli con un solo ripetitivo oggetto (SDL, appunto) e nessun rilevante contributo d’indagine o di approfondimento avverso un qualsivoglia istituto bancario o finanziario.
    Dunque, facendo onore all’autorevole invito rivoltomi a suo tempo da un noto critico massmediologico, mi occuperò di questioni ben più rilevanti, per il mondo dei cittadini usurati o vessati dal sistema bancario, di un blog di nicchia stancamente ripetitivo, applicando il principio “de minimis non curat Praetor”.
    Mi auguro che tale atteggiamento sia tenuto anche da tutti coloro che, all’interno o all’esterno del mondo SDL, abbiano realmente a cuore la medesima causa e i medesimi risultati.
    Quanto alle metafore calcistiche, vorrei precisare che il “secondo tempo” al quale ho fatto cenno nella mia precisazione al Fatto Quotidiano non era certamente la fase di reclamo del procedimento cautelare, bensì la più rilevante e decisiva partita del giudizio risarcitorio di merito che SDL prontamente e sicuramente potrà incardinare, forte anche di alcune considerazioni già svolte dal Tribunale di Milano nella motivazione dell’Ordinanza sopra richiamata e di ogni altro spunto che la nostra blogger vorrà ulteriormente fornirci (fatta salva la sempre ben accetta dimostrazione di una seria “disponibilità intellettuale” a conoscere i reali ed attuali contenuti della nostra attività).
    Sportivamente, ma fiduciosamente, ne accetteremo il verdetto.
    Piero Calabrò

    Rispondi
    • Deborah Betti

      Buongiorno Alberto,

      preciso per i lettori che trovo scorretto che tu abbia inviato questo commento che ovviamente le approvo, registrandoti indicando nella URL il sito internet di SDL Centrostudi … se avete bisogno di traffico sul vostro sito mi spiace ma non sarò io a sponsorizzarvelo, quindi l’ho cancellato.
      Le approvo quindi il testo della lettera del Dott Piero Calabrò apparsa anche sul blog della società SDL Centrostudi, ho inserito la firma dell’autore per tutelarla … non sia mai che si dica che sia “farina del suo sacco”.
      Ringrazio tutti di cuore per il grosso potere mediatico che mi attribuite, lusingata.
      La sua frase “QUESTA E’ LA VERITA'” è un pò stupida però … legga da solo il dispositivo, son certa che può farlo; troverà anche questa VERITA’:
      A pagina 5 e pagina 6
      “….Nel caso di pecie il tenore delle pubblicazioni rinvenibili sul blog di cui la Betti assume pacificamente la funzione di gestore appaiono fortemente improntate alla diffusione di informazioni, aventi anche fonte giudiziaria, storicamente riscontrabili e destinate alla diffusione su larga scala: sono pubblicate sentenze in formato integrale, passi relativi a procedimenti giudiziari, in corso o definiti, indicazioni concrete di comportamento per l’ipotesi in cui si debba avere a che fare con consulenze e perizie di cui si asserisca la “certificazione”.
      Tali informazioni, oltre che volte a trasmettere informazioni su fatti storicamente accaduti, rappresentano all’evidenza uno strumento volto al fine di consentire ai cittadini di svolgere una adeguata e prudente attività di critica verso chi pubblicizza prodotti apparentemente produttivi di facili guadagni a chi si trova in difficoltà economiche.
      In definitiva può ritenersi nel caso di specie il blog assuma la funzione di diffusione di notizie di cronaca e critica al pari di una testata giornalistica. ….”

      se lei avesse aggiunto anche tutte le 9 pagine che compongono la Sentenza ….AVREMMO VERAMENTE LA VERITA’
      Ma a me basta ed avanza questo!
      Il cervello non va affittato è un consiglio quello che le do’ estrapolare parti di testo e snaturale dal contesto reale è, a livello di comunicazione, non solo un passo falso, ma anche sintomo di paura e di poca trasparenza.
      Non trova?

      Rispondi
    • Catone il censore.

      Mi dicono che quelle pubblicate dal “tale” Alberto Mola, siano parole del dr. Calabro’. Bene, il confronto e’ sempre augurabile. Tuttavia, il dr. Calabro’ non risponde ad alcune domande. Come mai asserisce di avere cambiato il management di SDL? Forse perché il precedente era inadeguato? Impresentabile? O cosa? I criteri delle perizie sono stati cambiati. Ottimo, ma perché? Perché le precedenti erano sbagliate, inadeguate, impresentabili? Cosa si sta facendo per tutti quelli che hanno intentato mediazioni, cause, sulla base di tali perizie? In terzo luogo, dr. Calabro’, vada sopra alla Blukyvos, c’è un’altra società, vedrà chi sono i “domini”. Vedrà per chi lavora. Che Lei si faccia scudo delle sentenze, con parti estrapolate “ad usum delphini”, mi rammarica. Se ha ansia di protagonismo, torni nei programmi calcistici. Mi pare le si addicano maggiormente. Con rispetto, ormai postumo.

      Rispondi
      • Anna

        Domande assolutamente condivisibili.
        Chiederei anche cosa pensa di fare per tutti i collaboratori che,con una cieca fiducia nel sistema, hanno messo in gioco la loro reputazione, hanno logorato i rapporti familiari e si sono ritrovati con un pugno di mosche in mano?
        Grazie

        Rispondi
        • Deborah Betti

          Benvenuta Anna,
          interessante domanda … ho conosciuto persone che hanno dato l’anima per il fatturato della SDL Centrostudi e si sono ritrovati da un giorno all’altro in mezzo ad una strada.
          #ETICA
          “L’etica è quella branca della filosofia che studia la condotta degli esseri umani e i criteri in base ai quali si valutano i comportamenti e le scelte.”
          Aristotele

          Rispondi
  6. Leonardo Bottiglieri

    Vorrei cercare di capire, possibilmente bene, Alberto Mola chi è?

    Rispondi
    • Deborah Betti

      Si è registrato apponendo nella url il sito di SDL Centrostudi, altro non so … attendiamo che risponda lui!

      Rispondi
      • Leonardo Bottiglieri

        Bene, ho letto il commento delle 14:46 e la cosa incominica a essere più chiara.
        Su quanto riportato dal dott. Calabrò, nella sua missiva, inviata dal sig. Alberto Mola, credo che “dall’Ordinanza del Tribunale di Milano” emerga un fatto, a me arcinoto, l’avvocato della SDL non è stato in grado di individuare né chi fosse la parte offesa e né quale fosse il reato da addebitare all’imputato.
        Inoltre, Dante, una volta conosciuto il Serafino, non lo avrebbe, a mio giudizio, collocato in un canto del Paradiso. Però, questa è tutta un’altra storia che, nel caso, vedrà centinaia, se non migliaia, di persone fuori al Tribunale di Milano, nell’attesa di essere ascoltati come testimoni.
        Infine, le banche non sono il problema centrale, ma lo sono quelli a cui ci si rivolge quando esiste la necessità di vedere ascoltate e riconosciute le proprie ragioni. Le attività farlocche o pseudo professionali, non possono essere esercitate pensando che, poi, c’è sempre qualcuno che paga.
        Concludendo, mi auguro che, la presidenza del dott. Calabrò, porti chiarezza nei rapporti, per una leale, fedele e proficua attività professionale.

        Rispondi
        • Deborah Betti

          Buona sera Leonardo,
          analizzando il tuo commento ho capito che ho sbagliato, ho pubblicato le sole Sentenze e non gli atti di introduzione al giudizio, domani mattina allego gli atti originali a disposizione di tutti i professionisti per avere il vero quadro della situazione.
          Grazie mille

          Rispondi
  7. Milena Crema

    Buongiorno mi inserisco magari tali Serafino e Calabrino … potrebbero presentarsi agli appuntamenti da loro fissati ….o forse in tal caso avrebbero testato con mano che la ” commedia” sdl messa in scena non è di così tale valore artistico… attori sceneggiatori e registi….! Risultato? Pubblico pagante scontento e beffato!!!! I miei ossequi dr Calabrò

    Rispondi
  8. Catone il censore.

    Ah, poi dovevo ricordare al dr. Calabro’ che nella sua remota lettera al “Fatto quotidiano” parlava di “secondo tempo”. Il secondo tempo di un ricorso ex 700 c.p.c. è il reclamo al collegio, che la signora Betti ha vinto. Dopo, se lei, ora, non allora, vuole giocare con le parole e con i fatti, faccia pure (mi pare un politico: “Non l’ho mai detto!”
    L’ha scritto, dr. Calabro’, e’ scritto) … E vedremo, ora, se tutte le mille cause che promette verranno effettivamente incardinate. Ma sarebbero, comunque, partite diverse, di un altro campionato. Quindi, si ribadisce il risultato: Deborah Betti 2 – SDL 0!!!

    Rispondi
  9. Fausto

    Dott.”Tale” Calabro’ constatare arroganza e presunzione nelle sue parole, in un uomo della sua estrazione non è piacevole.
    Dott.”Tale” Calabro lei in risposta al giornale il Fatto Quotidiano SCRIVE e dico SCRIVE queste testuali parole.
    “…dell’esistenza di un contenzioso riguardante il blog di tale Deborah Betti, peraltro tutt’ora sub judice e per il quale potrei utilizzare la metafora calcistica secondo la quale chi è in vantaggio alla fine del primo tempo eviti prudentemente di brindare prima di conoscere il risultato finale della partita (Milan-Liverpool ne è stato l’esempio eclatante).”

    Alcuni giorni dopo ed in seguito alla sentenza di appello che ha visto SDL Centrostudi soccombente, la “Signora” e DICO “Signora” Deborah Betti ha pubblicato un articolo al quale Lei risponde con queste testuali parole:
    “…Quanto alle metafore calcistiche, vorrei precisare che il “secondo tempo” al quale ho fatto cenno nella mia precisazione al Fatto Quotidiano non era certamente la fase di reclamo del procedimento cautelare.”

    Coerenza almeno sullo scritto!

    Lei è stato in passato nella posizione di Magistrato, oggi però siamo nel presente e questo suo passato non può essere considerato come una garanzia affinche Lei sia anche un buon imprenditore.
    Nelle sue scelte, da lei scritte anche nei giornali sul cambio manageriale dell’azienda si evince, quello che si può definire ironicamente “il gioco delle tre carte” ma non dà ripsoste concrete ai clienti che “DISPERATI” continuano a chiamare nell’azienda SDL Centrostudi perché dopo la soccombenza nei tribunali anche la beffa di non vedersi coprire dall’assicurazione.
    E…questi sono FATTI non Parole e Lei ne è ben consapevole.
    Seppur nutrendo poche speranze, ci provo e le chiedo, si metta una mano sul cuore non come Magistrato, non come imprenditore ma come UOMO, cambi veramnete l’azienda, non continui a prenderci in giro ma faccia ciò che deve fare; metta le mani nei “ricchi” C|C aziendali e risarcisca chi contrattualmente ha diritto ad essere risarcito.
    Risolva i vari contenziosi cosa che quelli prima di Lei non hanno mai fatto
    Assicurazione, Formazione ai Venditori dell’Università Popolare di Milano, Clienti con Soccombenza, Procacciatori e i loro dovuto ecc……
    Lo faccia da VERO UOMO questo e solamente questo le farebbe ONORE!

    Rispondi
  10. Gianmario

    Scusate se mi intrometto. solo per fare una domanda pubblica al dott. Calabrò, visto che non mi è stato permesso di farla in privato:
    caro Dott. Calabrò, lei gira l’Italia iniziando i meeting accusando quelli come me di sputare sul piatto in cui ho mangiato. Poi continua il meeting specificando che quello che è successo prima della sua “discesa in campo” (Silvio mi consentirà) è tutto sbagliato e tutto da rifare. Che le vecchie perizie sono da buttare, che l’assicurazione non paga e che gli avvocati sono tutti incapaci….
    A me sembra che sia Lei che sta sputando sul piatto in cui sta mangiando e che le ha portato gente come me, dando fiducia a delle persone che poi….. lasciamo perdere.
    La domanda è questa: bene la nuova super perizia, benissimo il nuovissimo (!) management, bene tutto, ma quei poveri cristi di clienti che hanno acquistato la vecchia perizia (tra i quali il sottoscritto) cosa devono fare? Rallegrarsi perchè i prossimi avranno quella nuova?
    Grazie per la risposta Egregio Dottor Ex Magistrato Calabrò, anche se so che non arriverà mai!

    Rispondi
  11. Filippo

    Buonasera Deborah,
    complimenti per il bloggiusto.
    Oggi ho assistito a Catania ad un workshop di SDL Centrostudi, e da subito, ho percepito puzza, poca concretezza e inesistenza di professionalità su tutto quanto detto al meeting. mi hanno fatto invece un’ottima impressione per il multilevel e per le capacità di vendere e spendersi per la società 🙂 sono dei veri professionisti nel vendere. certo le loro lacune, nella spiegazione dei tecnicismi, sono inequivocabili, soprattutto per chi ha un minimo di conoscenza giuridica e batte ogni giorno i tribunali! il problema rimane peró per i soggetti indebitati e per le persone ignare che reclutano per vendere le perizie. è un vero peccato, se le perizie che redigono fossero ben fatte il servizio sarebbe davvero utile. colgo l occasione per ringraziarti e fare i complimenti per il tuo blog.

    Rispondi

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